Piacevole escursione immersa nei luoghi meno conosciuti ma tra i più bei insediamenti Walser della Valle di Lys, scrigni di tradizioni e usanze di antichi popoli montanari, l’ideale per apprezzare e conoscere la cultura e la storia di questa antica comunità.

Gaby – Issime
 

Itinerario / Gaby – Issime – Piacevole escursione immersa nei luoghi meno conosciuti, tra i più bei insediamenti Walser della Valle di Lys, scrigni di tradizioni e usanze di antichi popoli montanari, l’ideale per apprezzare e conoscere la cultura e la storia di questa antica comunità.

Itinerario / Gaby – Issime

Il Grande Sentiero Walser ripercorre le tracce di popolazioni montanare provenienti dal Vallese e insediatasi in numerose valli Alpine del Piemonte e Val D’Aosta a partire da XII sec. Ancora oggi sono numerose le tracce lasciate dai Walser: dalle architetture, ai costumi, dagli antichi dialetti alle capacità di adattamento alla vita di montagna.

Il percorso è immerso nella Valle del Lys (chiamata anche Valle di Gressoney), situata nel cuore della Valle d’Aosta orientale e così chiamata per l’omonimo fiume che l’attraversa. La valle è una delle zone più pregevoli della regione grazie alla bellezza dei suoi paesaggi.

Dal centro di Gaby muoviamo verso Issime, seguendo il torrente Lys. Il tragitto è immerso tra verdeggianti zone di relax, e attraversa le località di Rickard, Hierrus, Tsandelaboaz, dove poter ammirare alcuni “stadel”, le tipiche architetture Walser. Di particolare interesse anche la casa torre medioevale, ormai rudere, Lihla testimonianza di insediamento prima della peste del 1630. Al di là del torrente, presenti anche edifici sacri di interesse artistico come il santuario di Notre Dame de Grace de Voury dedicato alla Madonna delle Grazie e meta di pellegrinaggio, al cui interno è custodito uno dei più antichi organi della Valle d’Aosta e un bellissimo altare maggiore.

Nel comune di Gaby anticamente la presenza Walser era attestata in alcuni villaggi del fondovalle e nel vallone laterale di Niel, un insediamento risalente al XIII secolo dopo che i Walser ottennero dai signori locali, i Vallaise, il vallone di Niel. I Walser hanno lasciato presenze evidenti nelle architetture e negli usi, costumi e nella lingua che la popolazione ancora custodisce, lasciandone traccia nella toponomastica locale. Da segnalare a Gaby la casa del Palatz, nel centro del paese, costruita dal capomastro Giovanni Goyet nell’anno 1632. Essa riporta sulla trave maestra la scritta in tedesco “Der Hans Driszquer hat das glassen machen und der maister Hans Goyet hetz gmachet im iar MDCXXXII”.

Senza troppa fatica e godendo di scorci sul torrente Lys, in un ambiente rurale particolarmente caratteristico e toccando frazioni dalla classica architettura della valle, giungiamo a Issime, uno splendido borgo che sorge in una zona dominata da boschi e prati conosciuta e frequentata all’epoca dei romani, oggi luogo vocato al turismo degli sport invernali.

Issime è uno dei più antichi insediamenti Walser della Valle d’Aosta ma anche tra i primi che i Vallesani fondarono fuori dal loro territorio, perdendo presto i contatti con il Vallese, tanto che la lingua Walser degli Issimesi, il “Töitschu”, è rimasta isolata per secoli ed è molto simile al tedesco antico.

Issime custodisce un gioiello della valle del Lys che vale la pena di essere visitato: la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo. Essa si affaccia sulla piazza del paese ed attrae l’attenzione per la sua ricca decorazione esterna che ritrae scene del Giudizio Universale affrescata nel 1698 dal pittore ginevrino Francesco Biondi che utilizzò come modello una stampa incisa a bulino ad Anversa nel 1615 da Pieter de Jode il Vecchio. Pieter de Jode a sua volta trasse ispirazione dalla grande tela dipinta intorno al 1585 da Jean Cousin le Jeune, oggi conservata al Museo del Louvre.

La chiesa ha una storia molto antica, fu citata in una bolla papale del 1184 come unica parrocchia presente nella Valle del Lys. L’interno e l’altare maggiore donano il fascino della sobrietà mista alla delicata preziosa decorazione, riscontrabile nel portale di ingresso riccamente intagliato con figure a rilievo, e nel bellissimo altare maggiore del 1700 realizzato dai fratelli Gilardi famosi intagliatori di Campertogno (Valsesia), considerato tra gli altari barocchi più pregevoli della Valle d’Aosta. Degno di nota il sagrato esterno in cui i fedeli venivano benedetti dall’acqua santa prima di entrare in chiesa, esso possiede spettacolari affreschi del 1755 ed è caratterizzato da 15 nicchie raffiguranti i misteri del rosario.

Consiglio dell’autore
Issime è un luogo ideale per chi ama stare nel relax e nel riposo. Nella quiete dell’area pic-nic “Richard”, è presente un’area gioco per i bimbi e una pista accessibile alle sedie a rotelle per persone con disabilità.
 
 
 
 
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