Avventurati lungo gli affascinanti itinerari di Rimella, dove la storia si fonde con la natura. Interagisci con i pastori, ascolta l’antico dialetto , e vivi la vita semplice dei pastori assistendo alla mungitura del bestiame e alla preparazione del formaggio.

Un’esperienza autentica che ti porterà a comprendere la straordinaria capacità di convivere con l’ecosistema montano e il profondo legame delle popolazioni walser con la loro terra.

Il territorio del Comune di Rimella è un eccezionale esempio di conservazione spontanea, dove natura e cultura si intrecciano in un affascinante racconto. È un’isola etnica dove tradizione e storia hanno affrontato insieme i secoli di vita, tra le imponenti montagne granitiche che spesso hanno sfidato con la loro asprezza l’uomo.

Nonostante le avversità, la civiltà Walser di Rimella ha resistito fino ai giorni nostri, rappresentando un prezioso patrimonio etnico e culturale nel cuore del Piemonte. Un tesoro da preservare, scoprire e diffondere.

Rimella, un piccolo borgo incastonato nella Valsesia (Piemonte) a circa 1000 metri di altitudine sul versante meridionale delle Alpi del Monte Rosa, ha visto la luce quasi otto secoli fa. In quei tempi lontani, un gruppo esiguo di contadini pastori, provenienti dal Canton Vallese in Svizzera, ha dato inizio a una cultura che oggi suscita un interesse crescente tra gli studiosi, in particolare tra i linguisti, grazie al valore documentario dell’antico linguaggio tittschu rimellese.

Questa migratoria avventura si inserisce nel contesto degli spostamenti del popolo Walser lungo le cosiddette “alte vie”. Sembra che tali spostamenti siano stati innescati dalle favorevoli condizioni climatiche delle Alpi nel basso medioevo, tra la scomparsa dei ghiacciai che aveva caratterizzato la seconda metà del primo millennio e la successiva “piccola glaciazione” a metà del XIV secolo, che spingerà nuovamente a valle le falde dei ghiacciai, rendendo ardue le comunicazioni transalpine. Un viaggio epico che ha plasmato la storia di Rimella, donandole un fascino unico da esplorare e tramandare.

DA NON PERDERE

IlMuseo “G.B. Filippa” in frazione Chiesa, tra i più antichi del Piemonte, fu fondato nel 1836 da Giovanni Battista Filippa che in quell’anno dotò la comunità di un “gabinetto di antichità e cose rare”, contenente fossili, monete, libri e altro, con l’obiettivo di informare una comunità isolata sulla realtà del mondo esterno.

La raccolta, continuata dopo la morte di Filippa grazie all’impegno dei Parroci, comprende una vasta gamma di oggetti, tra cui quadri, stampe, medaglie, armi, suppellettili e una collezione di monete dal V-IV a.C. al 1900. Una seconda sezione è dedicata al territorio di Rimella, agli edifici religiosi, al costume femminile, all’emigrazione, agli artisti ed ai personaggi di spicco della cultura rimellese. Dotato di aree multimediali, il Museo offre un’esperienza interattiva con attrezzature informatiche, consentendo la consultazione di CD e la visione di documentari.

IlMuseo Etnografico Walser in frazione Sella (Casa Eredi Vasina). Nell’edificio del Museo, situato nella Casa Eredi Vasina, sono esposti materiali di grande importanza per comprendere le origini della comunità Walser di Rimella. Casa Eredi Vasina rappresenta un raro esempio di edificio seicentesco con architettura walser, caratterizzato dalla tecnica lignea del “block-bau”, tipica delle regioni settentrionali e diffusa nel Vallese svizzero.

La frazione Sella, in cui si trova l’edificio, conserva l’urbanistica e gli elementi costruttivi walser, offrendo un’immagine gradevole e rappresentando essa stessa un esempio dell’Ecomuseo ambientale di Rimella dedicato alla storia e alle origini del popolo walser.

Itinerari Ecomuseali: il sistema dell’Ecomuseo ambientale è organizzato su due itinerari principali, lungo i quali si incontrano sezioni espositive sparse nel territorio che permettono di ammirare innumerevoli reperti storici ed architettonici.

Entrambi gli itinerari, percorribili e visitabili con un’escursione della durata di circa 4 ore, sono arricchiti da guide abilitate, segnaletiche e cartellonistica per accompagnare i visitatori attraverso la natura e i punti panoramici, consentendo loro di immergersi nelle tradizioni, origini e civiltà della cultura walser. Lungo gli itinerari, i visitatori possono interagire con i pastori, conoscere il dialetto tedesco, la vita pastorale, assistere alla mungitura del bestiame e alla preparazione del formaggio.

MUSEO ETNOGRAFICO WALSER (SELLA)
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