All’interno del Parco Naturale Alta Valsesia, un itinerario che regala emozioni autentiche, panorami mozzafiato, alpeggi d’alta quota pervasi dal silenzio e orizzonti alpini che spaziano sul massiccio del Monte Rosa.

Carcoforo – Rima
 

Itinerario / Carcoforo – Rima – Il Grande Sentiero Walser ripercorre le tracce di popolazioni montanare provenienti dal Vallese e insediatasi in numerose valli Alpine del Piemonte e Valle D’Aosta a partire da XII sec. Ancora oggi sono numerose le tracce lasciate dai Walser: dalle architetture, ai costumi, dagli antichi dialetti alle capacità di adattamento alla vita di montagna. 

Itinerario / Carcoforo – Rima

L’itinerario ripercorre altri importanti percorsi di cui si trovano tracce evidenti lungo il percorso: Grande Traversata delle Alpi (GTA), la Via Alpina e il Sentiero Italia CAI.

Un percorso immerso nel Parco Naturale dell’Alta Valsesia, con passi e cime che superano i 2.000 mt. Da cui è possibile godere di una vista incantevole sul Monte Rosa. Il territorio è caratterizzato da una morfologia di tipo glaciale, da un’ampia varietà di vegetazione alpina, boschi di larice, cespuglieti di rododendro e mirtillo, oltre a una ricca fauna osservabile durante le escursioni.

Si parte da Carcoforo, uno dei più piccoli comuni italiani, che vanta un forte spirito identitario e di tradizione Walser (anche se incendi hanno nei secoli scorsi cancellato le testimonianze architettoniche) riconoscibile nei tradizionali costumi indossati dagli abitanti nelle ricorrenze, arricchiti dai ricami dell’inimitabile “puncet” che contraddistingue la zona Valsesiana. Il borgo gode di una posizione privilegiata al centro di una bellissima conca alpestre, ricca di pascoli, acque e boschi, il paese infatti è stato dichiarato “villaggio ideale d’Italia” in un concorso internazionale. Al centro del paese la seicentesca chiesa parrocchiale di Santa Croce, a valle, presso il camposanto, si trova l’oratorio della Madonna del Gabbio Grande con pregevoli affreschi del pittore Orgiazzi.

Percorriamo in salita il vallone del torrente Trasinera (sentiero 112), esposto a nord-est verso le pendici della cima Lampone, una posizione che conferisce un microclima umido d’estate e molto freddo d’inverno, in cui è facile avvistare camosci e caprioli.

Lungo un sentiero a tornanti che sale nel mezzo di una rigogliosa e verdissima natura, in circa 3 ore di camminata a buon passo, si raggiunge Colle del Termo (2351mt) da cui è possibile ammirare un panorama incantevole sul susseguirsi di numerose valli e cime alpine. Da qui inizia una ripida discesa nel vallone della Chiaffera e, tra curve serpeggianti che dai pratoni alpini lasciano spazio al fitto bosco prima di mughi poi larici, si giunge in uno splendido paese Walser: Rima.

L’arrivo a Rima ripaga dalla fatica. Il borgo valsesiano è il comune più alto della Valsesia e meno afflitto dal turismo di massa. Ad accoglierci un delizioso nucleo storico, un’oasi di pace, caratterizzato da numerose abitazioni Walser che ne testimoniano le origini, valorizzate da attente operazioni di restauro.

Il clima è quello dell’ospitalità e di una vita all’insegna del tempo naturale e della cultura montanara, il tutto incastonato in una meravigliosa cornice ambientale con suggestivi e scoscesi crinali a fare da sfondo. Un’esperienza unica. Nel borgo di Rima è possibile visitare la Casa Museo del marmo Artificiale e il Museo Gipsoteca Della Vedova, dove sono custoditi circa 200 gessi dello scultore Pietro Della Vedova (1831-1898).

Consiglio dell’autore

Da non perdere a Rima una visita al Museo/laboratorio – bottega dell’Associazione del Marmo Artificiale (Ecomeso della Valsesia) dove il maestro Della Vedova ha insegnato il “segreto” di questa particolare tecnica. I musei aprono in estate nei weekend di luglio e settembre, agosto tutti i giorni. Per altri periodi è necessaria la prenotazione.

Da segnalare anche la principale manifestazione walser di Rima, la processione in costume tipico ogni 15 d’agosto in occasione della festa dell’Assunta.

FOTO di Alberto Renzi
 
 
 
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