Un percorso lungo, ricco di emozioni e panorami spettacolari sul Monte Rosa valsesiano, verso il leggendario Colle del Turlo, alla ricerca delle tracce lasciate dai Walser. Non mancheranno splendidi laghi, strade militari e sentieri un tempo percorsi dai minatori.

Macugnaga – Alagna Valsesia
 

Itinerario / Macugnaga – Alagna Valsesia – Il Grande Sentiero Walser ripercorre le tracce di popolazioni montanare provenienti dal Vallese e insediatasi in numerose valli Alpine del Piemonte e Valle D’Aosta a partire da XII sec. Ancora oggi sono numerose le tracce lasciate dai Walser: dalle architetture, ai costumi, dagli antichi dialetti alle capacità di adattamento alla vita di montagna.

Itinerario / Macugnaga – Alagna Valsesia

L’itinerario ripercorre altri importanti itinerari di cui si trovano tracce evidenti lungo il percorso: Grande Traversata delle Alpi (GTA), il Sentiero Italia CAI e il Tour del Monte Rosa.

Si parte da Macugnaga, situata ai piedi della maestosa parete est del Monte Rosa, giustamente definita come “himalayana”. Le varie frazioni conservano il profondo legame tra il territorio e la cultura Walser. Definita “la perla delle Alpi”, Macugnaga è stata fondata dai pastori vallesani (Walser è la contrazione di Walliser) nella seconda metà del XIII secolo. Rimangono a testimonianza la lingua “Titsch”, la maestosità del Vecchio Tiglio, l’architettura della Chiesa Vecchia (Alte Chilchu)  e del Dorf, frazione di elevato pregio storico e ambientale, primo nucleo abitativo dai Walser – e il tipico forno comunitario per la panificazione, che è tuttora pratica in alcune festività. Da non perdere la vista guidata  al Museo Antica Casa Walser nella frazione di Borca, in cui si rivive la quotidianità di questa minoranza linguistica, con oggetti di uso comune e i raffinati costumi tradizionali tuttora indossati. Altre due esperienze originali di visita, entrambe accompagnate, sono: il Museo della Montagna e del Contrabbando, a Staffa, la Miniera dell’oro della Guia a Fornarelli e il Museo del Minatore a Pestarena.  

Siamo immersi nella Valle Anzasca, un ambiente incontaminato e autentico, dalla natura selvaggia. Si parte da Macugnaga  verso la Valle Quarazza (Kratz Tal), incontrando dapprima la suggestiva frazione di Isella e successivamente quella di Motta, preludio dell’idilliaco “Lago della Fate”, un tempo alpeggio e ora  bacino di origine artificiale che conserva antiche leggende.  

Una strada sterrata fra larici e abeti raggiunge la località “Crocette”, chiamata “Città Morta” perché era un antico villaggio di minatori abbandonato nel 1953 con le testimonianze della  lavorazione dell’oro. 

Una salita in un bosco di conifere esce nel Vallone di Caspisana mentre a sinistra il torrente Quarazza forma delle splendide marmitte con riflessi smeraldini. Si raggiunge l’Alpe Piana seguendo il percorso per il Colle del Turlo, che come tutta la tappa è parte del TMR (Tour del Monte Rosa – Matterhorn), del Sentiero Italia CAI, della GTA (Grande Traversata delle Alpi), ma soprattutto del Grande Sentiero Walser, ideato della sezione CAI di Macugnaga, presentato a Splügen nel 1986 da Teresio Valsesia, in occasione della IV Giornata Internazionale di Studi Walser, finalizzato a collegare i secolari sentieri di tutte  le comunità Walser.   

Lasciata l’Alpe Piana, si continua sul vecchio sentiero trasformato in una mulattiera militare dagli Alpini negli anni ’20 del secolo scorso. Il loro straordinario  lavoro è confermato da alcune incisioni sulle rocce. Da qui Inizia una salita lunga e tortuosa, avvolti dal silenzio del bosco verso l’Alpe Schena, da cui si gode una bella veduta sulla parete sud del Pizzo Bianco (3215 m), sulla Punta Grober (3497 m), sui Corni di Faller (3128 m). e sulla cascata della Pissa. Presso l’Alpe Schena un bivio  sulla sinistra, per escursionisti esperti, porta al villaggio Walser di Carcoforo, attraverso il Colle della Bottigia (2607 m), mentre dopo il bivacco Emiliano Lanti, del CAI di Macugnaga (sempre aperto) e prospicente al sentiero, un altro bivio, sempre a sinistra, valica il Colle del Piccolo Altare (2630 m) scendendo alla comunità Walser di Rima

La mulattiera è una mirabile opera ingegneristica, panoramica e facilmente percorribile che in salita termine al Colle del Turlo (2738 m), fondamentale via di collegamento tra l’alta Valle Anzasca e la Valsesia, itinerario  medievale che i Walser percorsero per fondare Alagna. Infatti, Turlo (Ds’ Turlji) in lingua Walser significa “piccola porta” e rappresenta un importante passaggio utilizzato per scambi commerciali e migrazioni.  Non è raro l’incontro con branchi di stambecchi nel corso dell’estate. 

N.B. La salita, anche se priva  di particolari difficoltà, risulta piuttosto lunga e va affrontata con un buon allenamento.   

Da qui la discesa verso Alagna è piacevole e coniuga l’azzurro del sottostante Lago del Turlo al bianco del Ghiacciai della grande parete valsesiana del Monte Rosa.  Siamo nel cuore del Parco Naturale dell’Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa, in cui si può godere di una meritata pausa ristoratrice. La discesa prosegue lungo la valle, tra alpeggi solari che anticipano uno splendido bosco di larici fino a raggiungere il Rifugio Francesco Pastore gestito dal CAI di Varallo Sesia. In breve si scende alla strada asfaltata dell’Acqua Bianca dove d’estate è in funzione una navetta che permette di raggiungere la località Wold risparmiando circa 3 km, in prossimità di Alagna. 

Alagna Valsesia è uno dei comuni Walser più conosciuti. Qui è possibile immergersi nelle viuzze del centro storico e delle varie frazioni, che conservano ancora intatto un patrimonio architettonico di grande rilievo, in cui ogni scorcio e dettaglio ne racconta la storia. Da segnalare il Museo Walser nella frazione di Pedemonte. 

Consiglio dell’autore

Da non perdere a Macugnaga le processioni con i costumi tradizionali Walser: la prima domenica di luglio, in occasione della Fiera di San Bernardo, patrono degli alpinisti e della gente di montagna e il 15 agosto per la festa patronale, di Staffa, della Madonna dell’Assunta. 
 
FOTO di Alberto Renzi
 
 
 
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