Piacevole escursione inserita in un panorama spettacolare, dominato dal massiccio del Monte Rosa, durante la quale si attraversano alcuni degli insediamenti Walser più belli della Valle del Lys. Un percorso ideale per apprezzare e conoscere la cultura e la storia delle comunità valdostane.

Gressoney-Saint-Jean – Gressoney-La-Trinité
 

Itinerario / Gressoney-Saint-Jean – Gressoney-La-Trinité – Il Grande Sentiero Walser ripercorre le tracce di popolazioni montanare provenienti dal Vallese e insediatasi in numerose valli Alpine del Piemonte e Valle d’Aosta a partire da XII sec. Ancora oggi sono numerose le tracce lasciate dai Walser: dalle architetture, ai costumi, dagli antichi dialetti alle capacità di adattamento alla vita di montagna.

Itinerario / Gressoney-Saint-Jean – Gressoney-La-Trinité

Il cammino ha inizio nel centro storico di Gressoney Saint Jean, la cittadina più estesa e popolata della vallata, cordiale e dai colori vivaci, ricca di folclore e tradizione; in essa infatti vivono ancora cultura, costumi, architettura e la lingua degli antenati Walser.

I Walser, popolazione di origine germanica, si insediarono in quasi tutta la valle dal XIII sec.. Le tracce della colonizzazione delle popolazioni di origine vallesana rimangono non nelle architetture, ma anche da una lingua che rischia di scomparire. Nell’area di Gressoney infatti il dialetto attualmente parlato ancora da pochi abitanti è il titsch, elemento distintivo che ci fa comprendere il fascino di questa valle caratterizzata da una forte identità culturale immersa in un paesaggio autentico e incantevole ai piedi del Monte Rosa.

Durante tutto il percorso verso Gressoney La Trinitè, nei vari villaggi che si incontrano lungo il cammino, sarà possibile ammirare le tipiche Stadel: antiche costruzioni Walser dal piano inferiore in pietra adibito a cantina o a stalla, e dalla parte superiore, adibita a granaio, costruita con i caratteristici “funghi”, pilastrini che avevano lo scopo di tenere lontano i roditori e l’umidità dai cereali. Nel Seicento la casa si trasforma e i tradizionali Stadel lasciano lo spazio ad edifici su più piani. La civiltà Walser era di tipo rurale impegnata nell’agricoltura e nella pastorizia, attività che si riflettevano nella struttura delle loro abitazioni anch’esse rurali, costruite attraverso un particolare incastro del legno che permetteva di eliminare l’utilizzo dei chiodi.

Partendo dal centro storico di Gressoney Saint Jean, affiancando il torrente Lys e attraversando il ponte si risale il versante erboso fino a raggiungere l’abitato di Rong, villaggio della tradizione Walser ottimamente conservato. Attraversando verdeggianti prati e pascoli si incontra il bellissimo villaggio storico di Norvesch dagli importanti edifici storici e da un ponte di pietra del 1540. Risaliamo verso le case di Eckò dove si trovano alcuni Stadel ben mantenuti, un antico forno e una graziosissima cappella affrescata.

Si prosegue, costeggiando sempre sulla destra il torrente Lys, per muovere verso Gressoney-La-Trinité e raggiungerne il centro, dove è d’obbligo una visita alla chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, a Piazza Tache – cuore del comune e sede dell’Ufficio del Turismo – oltre che all’Ecomuseo Walser allestito in un’antica casa rurale del 1700 che ricostruisce l’autentica atmosfera di una tipica abitazione Walser e dove si possono osservare oggetti e utensili di uso comune nella comunità Walser di una volta.

Consiglio dell’autore

Da non perdere la festa del patrono il 24 giugno a Gressoney-Saint-Jean dove è possibile assistere ad una tra le più belle manifestazioni legata alle tradizioni Walser. Per l’occasione il santo viene portato in processione e le donne vestono il tradizionale costume Walser, forse il più bello della Valle d’Aosta, i cui colori dominanti sono il nero, il rosso e l’oro.
 
FOTO di Valentina Lo Surdo
 
 
 
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