Un itinerario dalla vista impareggiabile, a tratti impegnativo, per conoscere due territori dalle forti tradizioni storiche di matrice Walser, separati dal Colle Mud: un valico incastonato tra il Corno Mud e l’imponente parete nord del Monte Tagliaferro, ai piedi di una delle vette più alte della Valsesia.

Rima – Alagna Valsesia
 

Itinerario / Rima – Alagna Valsesia – Il Grande Sentiero Walser ripercorre le tracce di popolazioni montanare provenienti dal Vallese e insediatasi in numerose valli Alpine del Piemonte e Valle D’Aosta a partire da XII sec. Ancora oggi sono numerose le tracce lasciate dai Walser: dalle architetture ai costumi, dagli antichi dialetti alle capacità di adattamento alla vita di montagna.  

Itinerario / Rima – Alagna Valsesia

L’itinerario ripercorre altri importanti itinerari di cui si trovano tracce evidenti lungo il percorso:  Grande Traversata delle Alpi (GTA), la Via Alpina e il Sentiero Italia CAI. 

Si parte dal centro storico di Rima, borgo pittoresco più alto tra i comuni della Valsesia (1411 mt). Incastonato in una cornice ambientale spettacolare e maestosa, è caratterizzato dalla presenza di numerose abitazioni Walser attentamente restaurate, che testimoniano il valore e l’autenticità delle antiche radici storiche del territorio poste dalla popolazione Walser. 

Il percorso interessa l’area del Parco Naturale Alta Valsesia, in cui si incontrano alpeggi caratterizzati dalla tipica costruzione rurale di alta montagna che punteggiano verdi pascoli. Qui si possono avvistare animali selvatici, in primis camosci e marmotte, e si può godere di splendidi scorci sulla Valle del Mud, che unisce Alagna a Rima, una valle austera e ricca di storia incuneata tra il monte Tagliaferro e il Corno Mud. 

Si attraversa il paese di Rima, si supera il ponte sul torrente Sermenza, camminando di fianco al Museo Gipsoteca Della Vedova, una casa-museo a tutti gli effetti dove sono custoditi circa 200 gessi dello scultore Pietro Della Vedova (1831-1898). Raggiunto un bosco di larici si imbocca il sentiero 296 e salendo da una comoda mulattiera, fatta costruire alla fine del XIX sec. da Antonio De Toma (famoso industriale nato a Rima), si giunge all’Alpe Valmontasca (1819 m)

Si continua percorrendo ripidi pendii, oltrepassando l’Alpe Vorco, per proseguire lungo la base della parete rocciosa del versante nord del monte Tagliaferro (2964 m), imponente e maestosa cima che si innalza al cospetto del Monte Rosa. La cresta nord del Tagliaferro è un grande classico dell’alpinismo valsesiano. Con il Tagliaferro che veglia sul nostro cammino, si giunge quindi al punto più alto dell’itinerario, nonché lo spartiacque tra le due vallate, il Colle Mud. 

Da Colle Mud, con l’itinerario 208, è possibile raggiungere il vicino Rifugio Ferioli (2264 m) dalla cui terrazza si gode di una visione privilegiata sul Tagliaferro, sul paese di Alagna Valsesia e sulle numerose valli in sponda destra del fiume Sesia, tra cui Vallone dell’Olen, Val d’Otro e Val Vogna. 

Dal rifugio Ferioli si scende rapidamente verso il fondovalle attraverso ampi pascoli fino all’Alpe Mud di Mezzo (1890 m), caratterizzata da belle casere in pietra ben conservate, in cui, a primavera, si possono incontrare gli stambecchi.

Ci inoltriamo quindi all’interno del bosco, di larici e betulle prima, poi di faggi, fino ad una bella scalinata in pietra, ad indicarci che siamo ormai arrivati alla frazione di Pedemonte. Qui è possibile visitare il pregevole museo Walser, costruito all’interno di una casa del 1628: un’esperienza unica, un viaggio indietro nel tempo, dove rivivere la quotidianità delle genti Walser. 

Usciti da Pedemonte, si percorre il sentiero in sponda sinistra, attraverso il piccolo abitato di Ponte, fino a Zam Tachji e da qui, attraversato il fiume, si giunge infine nel centro di Alagna Valsesia, uno dei principali poli dell’ Ecomuseo della Valsesia. 

La visita al borgo, fondato dal popolo Walser, restituisce ad ogni angolo la tradizione storica e culturale degli antichi antenati; occasione perfetta per una sosta rigenerante all’insegna del gusto e dei prodotti tipici locali. 

Consiglio dell’autore

Da non perdere ad Alagna in autunno la caratteristica processione del Rosario fiorito, nata nel 1683, animata dalla gente in costume tipico, che prega e canta in lingua Walser. La manifestazione rappresenta il ringraziamento alla Vergine per la protezione data alle mandrie e agli alpeggi durante la stagione estiva.
 
FOTO di Valentina Lo Surdo
 
 
 
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