Giovedì 11 agosto al colle Dorchetta è stato organizzato il tradizionale incontro tra le genti della Valle Anzasca e della Valsesia. Un evento che ha fatto incontrare al colle una trentina di persone, tutte unite da un reciproco sentimento di collaborazione, fratellanza e passione del territorio. All’appuntamento erano presenti i rappresentanti del CAI Macugnaga e degli Alpini, i membri dell’associazione del Gruppo Escursionisti, della Valle del Rosa e il Sindaco di Carcoforo Vittorio Bertolini.

A Domodossola incontriamo Sandro Bonfadini (Capogruppo degli Alpini di Bannio Anzino e Vice Presidente Sez. ANA di Domodossola), il quale ha spiegato l’importanza e il significato di questa giornata per le genti anzaschine e valsesiane: “L’incontro tra le genti delle due valli è nato quarantuno anni fa e la tradizione vuole che l’incontro avvenga in un punto in comune tra la Valle Anzasca e la Valsesia, come ad esempio, il Col d’Egua, la Balma del Pastore o il Turlo.

Quest’anno è stato scelto il colle Dorchetta, perché l’organizzatore era la Valsesia, inoltre, la manifestazione viene organizzata un anno da loro e un anno da noi. Oltre alla festa in compagnia, durante l’evento viene celebrata anche una messa in ricordo degli alpigiani, degli escursionisti e degli alpinisti”.

Il colle Dorchetta è raggiungibile da Bannio Anzino, da Rimella o da un sentiero che inizia a Fobello e il panorama è spettacolare, in quanto è possibile osservare diversi paesi anzaschini e valsesiani, ma anche l’Alpe Cingora o il Pizzo San Martino (2.733 metri).

“Il prossimo anno, l’evento sarà organizzato dalla Valle Anzasca e si terrà ai 2.239 metri del Colle d’Egua, un colle raggiungibile da Bannio Anzino o da Carcoforo”, continua Bonfadini, “al Colle si trova il “Bivacco degli Alpini” intitolato a due giovani alpini prematuramente scomparsi: Sergio Sesone e Fabrizio Volpone.

La struttura venne realizzata, perché il papà di Fabrizio Volpone voleva realizzare qualcosa in memoria del giovane figlio tragicamente scomparso in un incidente stradale e anche Sergio Sesone è morto giovane a causa di una malattia. I due ragazzi si conoscevano, perché avevano fatto il servizio militare insieme, perciò il papà di Fabrizio ha deciso di costruire un bivacco in loro ricordo, con l’aiuto burocratico di Marino Sesone, allora sindaco di Carcoforo.

Si tratta di una struttura edificata dagli Alpini volontari di Bannio Anzino, ma in comune di Carcoforo, perché sul comune anzaschino esisteva un vincolo, mentre la Provincia di Vercelli dava il permesso. Ci tengo a ricordare che il bivacco è stato eretto in circa trenta giorni e realizzato con sasso locale. Inoltre, Elio Volpone (papà di Fabrizio) è rimasto per tutto il periodo di costruzione insieme ai muratori, mentre le squadre di volontari si alternavano a vicenda. Il bivacco è il risultato dell’impegno di Elio, degli Alpini, degli amici e dei volontari del paese, ma anche dei villeggianti che hanno le seconde case a Bannio Anzino, di Emidio Marchesotti di Fobello e di Marino Sesone”, conclude Sandro Bonfadini.

Presente durante la giornata di Giovedì 11 agosto anche Vittorio Bertolini (sindaco di Carcoforo) che commenta: “è una tradizione iniziata nel 1982 con gli amici di Macugnaga e Rima, poi negli anni si sono aggiunti i comuni di Bannio Anzino e Fobello. Personalmente sono contento dell’incontro che abbiamo organizzato, la giornata era bella e diversi gli escursionisti presenti. È sempre difficile descrivere cosa si prova in queste giornate, posso dire che l’incontro tra le nostre due comunità si racchiude in strette di mano, abbracci e ricordi di chi ci ha lasciati”.

L’anno prossimo sarà un anno importante, perché nel 2024 ricorreranno i quarant’anni della posa della Croce dei Pastori e l’anniversario dell’undicesimo anno della costruzione del bivacco al Colle d’Egua.

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